mercoledì 11 luglio 2007

iniziamo a DIAFRAMMARE

diaframmi dà avvio alla sua prima sezione di partecipazione attiva.
Diamo un'immagine a ciò che i nostri occhi a volte non si soffermano a vedere, ma che esiste, è lì, in tanti angoli della nostra città, a testimoniare quella società colta, emancipata ed attraente, che i nostri nonni ci hanno raccontato essere stata.
Inviaci le tue foto (amatoriali o professionali) e le tue generalità all'indirizzo e-mail: diaframmi@diaframmi.it

Salvatore Dessì & Armando Garofalo

11 commenti:

marta ha detto...

Vi lascio il testo di una canzone di De Andrè- Canzone del Maggio- che ogni volta che l'ascolto mi dà la carica per cercare di cambiare le cose che non vanno bene, che non ci vanno bene... soprattutto quando dice "verremo ancora alle vostre porte- e grideremo ancora più forte"... perchè mi sembra che questo sia il nostro obiettivo far sentire la nostra voce... attreverso le parole, attraverso le immagini e le foto, attraverso il nostro stare insieme...

Canzone del Maggio

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

Anonimo ha detto...

Non so se questo commento vi arriverà mai....... Sono praticamente una capra con il computer!!!!!!!
Comunque, mi scuso per non essermi fatta viva prima, ma le seccature si sono risvegliate tutte in questi giorni e, quindi,....... anche ora ho poco tempo!
INIZIATIVA LODEVOLE.....
Da quando sono tornata dall'università ho iniziato a pensare che i ragazzi che si annoiano a Castrovillari se la vanno un pò a cercare..... E' vero che non c'è niente da fare, non ci sono attrattive di nessuna sorta e genere (a parte la palestra, vabbè! Ma per chi è pigro come me???????), il paese non è morto....... è in putrefazione....... Ma l'associazionismo? In un paese piccolo, dove gli spostamenti sono semplici e brevi, dove comunque i ragazzi ci sono e - senza troppa modestia! - alcuni, come noi, sono anche validi, perchè troviamo tanta difficoltà a riunirci, a confrontarci, ad organizzarci, a...... creare movimento??????
Quindi non posso che approvare il vostro progetto, le vostre intenzioni e augurarmi di potervi essere d'aiuto con un contributo, se non valido, quantomeno non troppo stupido!!!!!!!
Certo, il progetto è ancora un pò vago e le intenzioni ancora da delineare, ma........ questo sarà un vantaggio, perchè si riempirà di contenuto giorno dopo giorno, man mano che si formerà il piccolo esercito che spero riuscirete a raccogliere intorno a voi, con le armi e gli strumenti che ognuno potrà e vorrà mettere a disposizione, sì, di un gruppo - che spero diventi presto numeroso -, ma in fondo soprattutto a disposizione di se stesso...... Perchè se parla una sola bocca, solo chi le sta accanto la può sentire; ma se saranno tante le bocche, e diranno le stesse cose, e le diranno insieme..... allora avranno qualche possibilità in più di farsi ascoltare!
Non mi resta che augurarvi un affettuoso "in bocca al lupo" ed esprimervi il mio appoggio incondizionato!
Rosamaria

P.S. per Sasà:
Se Veltroni scioglierà positivamente la sua riserva, potrei cominciare a superare il mio vago scetticismo nei confronti del P. D.!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Cari amici di diaframmi, ho letto con molta attenzione ciò che avete scritto, credetemi mi ha commosso. Si lo so è difficile da credere, ma forse perché lo stato d’animo di questi giorni post-elettorali mi porta ad essere triste e solitario. Certo non va bene, ma la voglia di combattere tornerà, perché io come voi, ho in mente il cambiamento. Il cambiamento che passa attraverso il confronto e lo scontro, attraverso posizioni e contrapposizioni, ma che arricchisce tutti coloro i quali intraprendono questo metodo e questa strada. Avete parlato di speranza, bravi! La speranza è l’arma vincente per cambiare le cose. La speranza è la benzina del cambiamento. Io non ho mai creduto ai cambiamenti repentini, la politica ci insegna altro. Noi non siamo alla ricerca della causa-effetto, ciò fa parte dell’associazionismo. La politica è arte, ed in questa ottica bisogna muoversi, sapendo conciliare esigenze e aspettative di tutti coloro i quali guardano e mirano ad un cambiamento reale. C’è bisogno di dire delle verità. Questo centrosinistra non ha più bisogno di gente che non ci mette la faccia e si “atteggia” a stratega. Questo centrosinistra non ha più bisogno di "consigliori" che per puro interesse personale si fanno vivi solo durante le elezioni. Questo centrosinistra ha bisogno di nuova gente, donne e uomini liberi da condizionamenti, che hanno in mente il bene della città. Questo determina il vero e reale cambiamento.
Questa è una città che sta cambiando, che non vuole essere più preda e vittima dei poteri forti, questo è una dato oggettivo del voto amministrativo ultimo. Ora è il momento di dirsi tutto, di gridare la propria rabbia, di tirare fuori tutto. C’è bisogno di alleggerirsi per poter ricominciare un cammino di speranza e di cambiamento.
Avanti diaframmi e buon lavoro.

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi,
come state dormito bene?:)
Un saluto a Jerry, dal quale in maiera molto pacata mi permetto di dissentire. Io non vedo che Castrovillari sta cambiando, che non vuole piu essere vittima di poteri forti, se questa città voleva cambiare beh aveva una bella occasione a queste elezioni, certo non è che stiamo parlando del cambiamento di una rivoluzione copernicana, stiamo parlando di passare dalla pentola alla padella. Ma pur sempre di cambiamento si parla:). Speranza, è una bella parola, che però nela nostra città ha la forma delle illusioni sempre alla ricerca di nuove chimere. E' vero la politica è un arte, ma qui mancano gli artisti e le opere d'arte. Pero non mi va di continuare a scrivere e riprendere le parole del buon Jerry, non siete stanchi di far parte di una generazione di Zombi, di morti viventi, di ibernati, hanno rubato i nostri nostri e noi piu dei nostri genitori ogni giorno ci svegliamo e recitiamo un copione che si ripete ogni giorno all'infinito, da ventanni. Finche eravamo giovani era tutta un'altra cosa pero adesso siamo cosa..(..)C'è nel sud una situazione devastante, la nostra generazione è relegata ad un ruolo inesistente, il Sud è morto e ci sono solo Zombi, una repubblica del Sud fondata sul bar, sui giovani appogiati al bar, abbiamo una grande arma nelle nostre mani e dobbiamo usarla, siamo tanti cosi, tanti giovani del Sud, uno per tutti tutti per il Sud, riprendiamoci i nostri sogni

Anonimo ha detto...

appunto ci vuole un ricambio generazionale, una rivoluzione delle cose e delle persone...sotto a chi tocca.

marta ha detto...

Caro anonimo,
ho letto che gerry ti ha già risposto, ma vorrei scriverti due parole anche io, perchè sono d'accordo con gerry e dissento pacatamente da te.
non so se Castrovillari stia cambiando o meno, sono troppo distante e troppo assente per poter giudicare. Ma dal poco che ho visto quando sono scesa giù penso che le basi del cambiamento ci siano. I cambiamenti non devono essere repentini e frettolosi, ma devono essere preparati. È come se Castrovillari al momento fosse un mare, in apparenza piatto, ma pieno di correnti, di “movimenti” che si agitano sotto la superficie. E penso che diaframmi faccia parte di questa corrente sotterranea che inizia a muoversi piano piano, che soprattutto ha intenzione di smuovere e di rompere la calma della superficie.
Parli di rivoluzione copernicana, ma forse hai dimenticato che la rivoluzione copernicana fu preceduta e seguita da un instancabile lavorio, il mondo era in movimento, un movimento lento. Quello fu un periodo pieno di scoperte, tutti lavoravano sugli stessi problemi, tutti avevano la percezione che il vecchio sistema non andasse più bene, e lavoravano per trovare soluzioni nuove ai problemi posti dal vecchio sistema. Per quanto rivoluzione,anche quella non fu un cambiamento repentino…
Contesti poi la Speranza e vorrei dire solo qualche parola in difesa della speranza o delle illusioni chimeriche, come le chiami tu. La speranza è qualcosa che tende all’infinito, che tende, direi al divino (divino come infinito contrapposto alla natura finita dell’uomo). Ma proprio per questa sua tendenza la speranza non sarà mai completamente realizzata ed “esaurita”: l’uomo è un essere finito, condizionato e limitato e non potrà raggiungere mai l’infinito, anche se continua a tendere ad esso. Concordo con Gerry quando definisce la speranza benzina del cambiamento, proprio perché alimenta quella tendenza a superare i limiti, a superare i condizionamenti per poter realizzare sempre qualcosa di meglio, per poter correggere ogni giorno gli errori. Così si può avere una coscienza critica: sperare nel cambiamento, nella realizzazione degli ideali per poter migliore, per poter correggere gli errori che noi stessi commettiamo, per poter valutare le azioni. Sperare è la stoffa dell’uomo, in quanto esplicita quella tendenza al perfetto, che gli serve da costante motore.
Dici chimere, e ti rispondo che secondo me puoi considerarle tali se per te chimere significa che non si realizzeranno mai pienamente; ma questa è la struttura della speranza che è come l’araba fenice, che muore, ma che risorge ogni volta dalle proprie ceneri.
Poi dici che la politica è arte, ma che da noi mancano gli artisti. Io non la penso così, penso che ci siano gli artisti, ma che non abbiamo i mezzi per esprimersi. Non hanno pennelli, tele, colori per poter creare le proprie opere d’arte, non hanno spazio per esprimersi. E allora il vero cambiamento sarebbe scovare questi artisti, creare lo spazio e dargli i mezzi per potersi esprimere, ma questo tocca a noi, a tutti noi…
Tocca a noi svegliarci, e tornare a vivere. Parli di ruolo inesistente, bhè non aspettiamo che ce lo diano, cerchiamo di riprendercelo o con le loro regole, o non so… non ci vanno bene i giovani appoggiati al banco dal bar, bhè smuoviamoci… smettiamola di piangerci addosso e rimbocchiamoci le maniche. Questo è dare conto della speranza: l’azione!
marta
ps scusate se mi sono dilungata... e poi sarebbe bello che tutti ci firmassimo!

Anonimo ha detto...

Caspita che energia Marta complimenti, credo molto modestamente che forse piu che di speranza potremmo parlare di orgoglio. La mia imamagine di Castrovillari e del Sud é un immagine che mi intristisce, poiché sono sempre gli stessi che comandano e siamo sempri gli stessi a reagire quando perdiamo, dove é il nuovo anche nei giovani, dove sono i nuovi anche tra noi, per favore smentitemi parlatemi di qualcuno che possa far sorgere in me questa speranza, stiamo qui a mettere i puntini sulle i a specificare il nulla. Ho profondo rispetto per tutte le persone che vogliono scrivere qualcosa, ma forse sarebbe meglio soffermarsi su cio che gli altri vogliono dirci perché se riusciamo ad interpretare anche ció che é scritto , beh siamo i giusti eredi di questa vile politica, infatti cara marta magari ci fosse una rivoluzione copernicana, non hai bisogno di difendere nulla, perché nessuno sta attaccando nessuno, ed é davvero classico o forse da liceo classico :) il modo in cui ti difendi e mi piace l'energia che ci metti e la convinzione, io sono per un dialogo naturale e comprensibile da tutti, e questo é il difetto che ritrovo nel modo di fare politica, si é distanti dalla gente perché non la si ascolta adeguatamente e non si usa un linguaggio piu semplice e per l'appunto comprensibile, cara marta ti conosco e sei una ragazza di una cultura eccezionale come poche, rendi accessiile a tutti questa tua voglia di cambiamento, usiamo il linguaggio della gente e soprattutto non vediamo in ogni parola scritta un nemico, piu che altro dimostrami con i fatti il contrario, filosofeggiamo di meno, e agiamo di piu, le definizioni lasciamole a coloro che scriveranno un giorno la nostra storia, per ora leggo sempre le stesse pagine, attendo fiducioso che non siamo solo avventurose e sporadiche scaramuccie verbali ad animare questa speranza, io non spero, agisco, io non spero che un giorno mio zio d'america mi trovi un posto alla posta, io il mio futuro me lo costruisco con le mie mani e tu chi speri che lo costruisca? Costruiamoci il nostro futuro, diam oun immagine reale e mai piu astratta se no la gente non ci segue, se poi ci accontentiamo degli pseudo cambiamenti post elettorali...beh..
pensa prima di scrivere
Pace Giovanni

marta ha detto...

Caro giovanni,
è d'obbligo la mia risposta dato che mi scrivi di pensare prima di scrivere! Anche perché essendo polemica mi inviti a nozze (è abbastanza naturale come linguaggio?)
sarò sintetica e procederò per punti:
1. se è vero che sono sempre gli stessi a reagire quando si perde, bhè io SPERO che le reazioni non finiscano immediatamente, spero che sia qualcosa di duraturo e di produttivo. Ma questo lo sapremo solo vivendo. Serve costanza e io sono pronta ad esserlo, e spero anche gli altri.
2. io non difendo perchè gli altri attaccano... chiarisco dei concetti che avevo scritto e che mi sembrava che non fossero chiari. Tu parli di sforzarsi di comprendere e di leggere quello che gli altri scrivono: magari se rispondo è proprio perchè ho letto e ho interpretato. Tu forse mi dirai che è sbagliato interpretare, bhè molto "scolasticamente" (dato che tu definisci quello che io scrivo così) ti rispondo che non esiste null'altro se non l'interpretazione. Tutto ciò che diciamo, tutto ciò che facciamo, tutto ciò che vediamo è interpretato. un grande filosofo scriveva "non fatti ma interpretazioni"... attento! non sto dicendo che i fatti non esistano sto solo dicendo che tutto passa attraverso l'interpretazione.
3. poi ti vorrei chiedere cosa intendi per dialogo comprensibile da tutti? intendi forse che dobbiamo appiattirci? bhè se intendi questo non sono d'accordo, e non mi adeguerò mai. E poi per quanto il mio linguaggio si può adeguare al mio interlocutore non potrà mai adeguarsi completamente, perchè sono IO che parlo, sono IO che scelgo le parole, e sono IO che esprimo determinati concetti. Tutto quello che dico passa attraverso di me, e dunque rispecchierà in parte la mia personalità ,il mio modo di essere e di parlare, per quanto io mi adegui al mio interlocutore. e sono convinta di quello che dico perchè se avessi voluto filosofeggiare o se non avessi cercato di adeguarmi, bhè stai tranquillo che avrei scritto in tutt'altro modo, e con un linguaggio molto più “settoriale”. E poi dato che sto parlando a ragazzi intelligenti penso che il mio linguaggio sia più che comprensibile.
4. io agisco perché spero. E faccio della speranza la guida della mia azione e ritengo cha una buona base di “teoria” possa servire a regolare l’azione che altrimenti sarebbe azione impazzita, senza guida e senza scopo. Io non spero che un giorno un mio zio d’America mi trovi un posto alle poste, e sono stata abituata a costruirmi il mio presente e il mio futuro. Io non mi accontento ma punto in alto, ripeto punto all’infinito pur sapendo che non riuscirò mai a realizzarlo pienamente. Forse non riusciamo a capirci perché semantizziamo diversamente questa parola.
E poi un ultimo appunto: non si offendono le persone perché scrivere che non penso prima di parlare è un’offesa. Forse prima di imparare ad ascoltare dobbiamo imparare a rispettarci e a rispettare le nostre diversità (di pensiero, di approcci, di linguaggi)… io rispetto quello che pensi, anche se ti dico chiaramente che non sono d’accordo, come ho fatto nel mio post, non ti ho mai offeso e non mi celo dietro falsi complimenti di facciata.
Marta
Ps giusto per informazione, non ho fatto il liceo classico!

Anonimo ha detto...

complimenti per l'interpretazione, ho tanti difetti tra cui la sinceritá per questo ti rinnovo i complimenti, mi piace provocare e mi fa piacere che nn sei d'accordo come, magari leggi anche alri post che ho scritto, che magari riscuoteranno di piu il tuo consenso, vedi secondo me leggere un messaggio puó essere interpretato in 2345 modi diversi, c'é lo stato d'animo di chi legge, ed essendo tu una persona polemica capisco che chiave di lettura hai scelto, anche per questo cerco, e purtroppo non sempre ci riesco, a "leggere" le cose in maniera piu fredda e distaccata, scusami ho qualche anno in piu di te e anche purtroppo qualche capello in meno e di cambiamenti ne ho visti pochi, da due anni vivo un esperinza diversa che mi ha fatto diventare molto piu pragmatico e meno romantico, da qui(budapest) riesco a cambiare l'italia molto di piu di quando ero in Italia, parlo del mio lavoro natiralmente, e questo mi esalta perché ogni giotno ho a che fare con quella gente che ci tiene al guinzaglio da una vita, mi chiedono favori di tutti i tipi, che squallore, ma anche se sono distante e cambiato un poco per certi aspetti, qui quando con i miei colleghi italiano si parla di Italia, davvero siamo desolati, le piu importanti societá italiane si stanno trasferendo all'estero come servizi ed é per questo che oggi ho una grande occasione, ma questo mi preoccupa anche, perché un area come la nostra giá in crisi da anni, con il fenomeno dell'outsourching verrá sempre piu penalizzata, la Calaria é la refione piu povera d'europa per reddito procapite, abbiamo servizi scadenti e una generazione che sta consumando la sua esistena a sognare, non scrivo questo per polemzzare con te, odio la falsitá, sono idealista di natura, e credo sopratutto che ci sia bisogno di tanto dialogo perché se non riusciamo capirci io e te che sono certo che vogliamo la stessa cosa, come facciamo ad aggregare gli altri? naturlamente questo é uno dei miei difettucci ma devi anche convenire che anche tu non é che sei stata tenerisima, non volgio che appiattisci il tuo livello comunicativo, ti invito invece ad adattarlo al contesto per poter utilizzare al meglio queste tue risorse, sono cattolico e come tanti non sono praticante, per me il piu grande comunicatore della storia é stato Gesu', perché? perché ci ha data un 'imagine eterna, la croce, e nessuno potrá discutere mai una cosa del genere, dare un imaine é importante, perché é il mezzo piú immediato per comunicare con gli altri, per questo diagrammi é fantastico e vi esorto a dare piu immagini e non solo di case e convitti, fotografiamo anche l'esitenze di noi ragazzi, raccogliamo dati sulla disoccupazione giovanile, facciamo ricerche e studi per stabilire com'é la vita media di un giovane castrovillarese, cosa fa, che gusti, come passa il tempo e confrontiamolo con mille altre relatá circostanti e poi cambiamo scenario, introduciamo dei confronti con altre cittá europee , piccolo cittá certo, come la nostra, comunichiamo con gli altri, togliamo la maschera all'ipocrisia, usaimo delle metriche statistiche per avere dati. Ora devo correre, sono certo che coglierai il lato positivo di ció che scrivo,
ciao marta buona giornata
giovanni

Anonimo ha detto...

Salve a tutti….
…mi ritrovo qui a scrivere dopo aver saputo da un mio amico di questa nuova e coraggiosa iniziativa (complimenti per questo sito che spero diventi ogni giorno sempre più ricco)…..
Non sono di Castrovillari, né ci sono mai stata…..ma sono calabrese…..e so benissimo cosa significa vivere in un territorio in cui tutto risulta essere ampiamente inutilizzato o sottoutilizzato….
Ho avuto modo di “conoscere” la vostra città tramite foto, per lo più belle, che “parlavano”di lei e attraverso racconti di vita vissuta da parte di persone a me vicine….
Sorrido quasi amaramente…e sapete perché?....ovvio...la conclusione è sempre la stessa…..la realtà calabrese è sempre la stessa…..dappertutto…ovunque….
Ora però il tentativo stesso di cercare di dare una scossa a questo perenne e continuo oblio con questa nuova avventura, per la città di Castrovillari, credo sia da apprezzare, anche se sarà durissimo scontrarsi con una diffidenza, a volte cronica, diffusa tra le varie sfere della popolazione, di chi vede in ciò un ennesimo fallimento…. Ma è su quelli che invece vedono in questa brillante idea una nuova luce e una nuova “voce” a cui unirsi speranzosi, sperando di cambiare la propria realtà, che bisogna far leva….. per questo appare importante essere propositivi, ma, allo stesso tempo, ipercritici, una critica che dovrà venire sicuramente da tutte le parti, ma che, prima di ogni altra cosa, dovrà essere costruttiva e non distruttiva…un esempio?...il continuo stare lì a lamentarsi della morte dei giovani, della collusione ecc…ecc.. quando sono proprio queste persone (mi riferisco a coloro i quali non fanno altro che perpetuare e ripetere all’infinito questi soliti luoghi comuni) che con la loro costante visione negativa non fanno nulla per cambiare, assuefatti e impassibili a ciò che lì circonda ….
Ora questo mio dire non deve essere motivo di dibattito, di accanimento del genere “pensa alla tua città”… “predichi bene….ma dicci che hai fatto tu per cambiare il posto in cui vivi”…… le cose devono andare in un altro verso…e devono seguire, ma soprattutto sostenere questa importante iniziativa che potrà portare ad una nuova rinascita e dare voce a molte cose che si pensavano perse per la vostra città….…confronto, proposte, dibattiti….sinergia con le persone, con le istituzioni…con tutto….è questa la parola chiave da memorizzare e da sfruttare per poter realizzare gli intenti….perchè se ci dovrà essere un cambiamento prima di ogni altra cosa questo dovrà partire dalle stesse persone che “vivono” Castrovillari…..
…..bene….vi ringrazio per avermi concesso questo piccolo spazio per esporre il mio pensiero e prima di andare vi lascio innanzitutto con un “in bocca al lupo” per il proseguo di questa bellissima idea….. e poi con una frase di Kipling “Giusto o sbagliato è il mio paese” (frase che adoro e che uso sempre per iniziative simili a queste per contribuire alla rinascita del mio paese).

Anonimo ha detto...

ripropongo anche qui il mio post,
se siete interessati a maggiori particolari scrivetemi direttamente alla mia email, esaró lieto di fornirvi tutto il materiale necessario per iniziare questo viaggio nel dialogo, voglio e non "spero" di suscitare la vostra curiositá, sul potere delle parole, sulla forza della comunicazione, volete far sentire la vostra voce? Bene, sulla porta del successo c'é scritto spingere, quindi un po di forza nella spinta ve la chiedo, quanto siete disposti a spingere? Quanta voglia avete che i vostri sogni non rimangano sempre dei sogni? Sono curioso di vedere che tipo di difese susciteró in alcuni di voi, ad ogni modo, questa é la mia iniziativa da Budapest:ciao
a tutti, sul tema famiglia a Castrovillari, ho un idea precisa, non solo su Castrovillari, naturalmente, perché un ragazzo non riesce a stare e avere una famiglia in tempi ragionevoli a Castrovillari? Senze scadere nel vittimismo e nel fatalismo edoardesco, ma dando semplicemente la mia fotografia sull'argomento. Prima cosa il tema casa, chi non ce l'ha come fa a comprarsela? Puó accedere ad un mutuo bancario? Ha una busta paga regolare? O é fittizia? Il suo datore di lavoro davvero gli da tutto lo stipendio? Naturalmente sto parlando di una persona che ha un lavoro, quanti non hanno un lavoro a Castrovillari? Quanti hanno un lavoro a tempo determinato? Quante sono ste persone? SI puó verificare all'ufficio di collocamento un dato del genere? O bisogna fare qualche richiesta? ANdiamo da queste persone che lavorano a tempo determianto o a tempo indeterminato o che non lavorano, andiamo da tutti, ascoltiamoli, chiediamo a loro cosa manca, ma chiediamo cose specifiche, entriamo nei dettagli: Se ti ricordi caro armando l'eurispes con la quale spesso hai collaborato aveva pubblicato dei dati molto interessanti, ecco credo che possaimo fare la stessa cosa, ma non su un campione di persone, dobbiamo farlo con tutti, cosi non si avrá una conoscenza di massima della situazione, si avrá in gergo una mappa del processo. I dati, i numeri sono essenziali per stabilire definire e misurare un processo, poi inizia la fase piu importante, l'analisi dei dati, e qui niente sconti ragazzi, giu di brutto.Come si fa ad avviicinarci a tutti? Beh questo é un discorso complesso, tutte le persone hanno uno stile comunicativo, per semplificare diciamo che fondamentalmente ce ne sono di tre tipi, visual auditory and comprhensive, si riconosce facilmente uno stile comunicativo dal verbo che usano le persone nelle loro espressioni, chi introduce un discorso con:" Guarda..." questo é un visual perché rimanda ai sensi della vista" é un soggetto semplice che preferisce letteralmente vedre immagini, come si parla con lui? E' semplice, usiamo anche noi parole che rimandano a quel senso,ad esempio iniziamo il discorso con un bel :" Vedi..." cosa accade facendo questo? la nostra controparte si sentirá subito a casa, avrá fiducia in noi, gli stiamo mandando un messaggio subliminale, qual'é lo step successivo? Beh per il momento va bene cosi, impariamo ad ascoltare gli altri, ora vi ho detto cosa bisogna sscoltare, il verbo, il loro verbo ed usarlo, con la loro stessa velocita espressiva giusto un po rallentata, evitiamo i no e i ma. Benvenuti nel Six Sigma Metodology, vediamo quanto siete curiosi sulle possibilitá che questo puo avere sulla qualitá della vostra comunicazione.
Pace Giovanni
Senior Process Associate
Budapest
Giovanni.Pace@nissan-europe.com