domenica 7 ottobre 2007

interferenze #2


A chi esita
“Liberamente ispirato da una poesia di Brecht che da il nome ad uno spettacolo teatrale del Teatro della Valdoca

Brucia…
Il mondo brucia.
Vedo da qui strazianti immagini di morte.
Vedo corpi divorati dalla fame e vacche ingrassate dal cibo.
Vedo braccia che nel buio pesto dell’indifferenza si tendono verso un sorriso morto.
Vedo, mondo mio, la sofferenza.
Vedo la macabra danza di ossicine.
Bimbi che strillano aspettando un tenero abbraccio di madre.
Ma dov’è l’amore?
Dov’è il primordiale istinto che tutto muove?
Cerco in me qualcosa che è più vecchio di me.
Cerco il soffio ancestrale.
Cerco il corpo da cui uscire.
Cerco l’amore e il gemito che mi generò.
Salvami amore mio!
L’anima mia è solo male…
Cerco in me la forza che arde l’anima ma non brucia il mondo.
Cerco in me la parola che si fa carne che sgorga pulita e non si sporca con il mondo.
Cerco in te e in me la bellezza fresca e originale.
Cerco in te la purezza per me.
Cerco in me la tua purezza.
- Cosa vuoi donna? -
L’amore dell’uomo.
- Cosa vuoi uomo? -
L’amore della donna.

E che sia.


Valentina Dessì

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Donne lacerate.
Donne madri e amanti.
A Valentina che mi ha regalato lacrime di gioia femminile.
Angela

Anonimo ha detto...

A volte nella vita, in amore così come in molte altre cose, si esita... vuoi per insicurezza, per timidizza, per paura.... ma....

"Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'".
(Neruda)

Bellissimo questo post.... complimenti Valentina.

Maria Angela

Anonimo ha detto...

Maria angela i passi di Neruda che hai riportato nel tuo commento mi hanno emozionato......
grazie